Non avrei mai pensato di essere così coinvolto in una situazione toltalmente nuova per me, verso la quale spesso prendo le distanze. Mi rendo conto che ci sono momenti dove la distanza è un limite ma le tecnologie di oggi sono un enorme supporto. Oggi il supporto è stato tale che i miei canali comunicativi con tutti voi hanno fatto il BOTTO, come va di moda dire in questo periodo. Non avrei mai creduto di essere così vicino a tutti in così poco tempo…Nel giorno del tuo compleanno vorresti chissà che cosa, festeggiare, stare con i tuoi amici, con la persona che ami…ecc…ecc…ma soprattutto vuoi fare ciò che desideri, deve essere un giorno speciale, da ricordare.
E’ una gran fortuna potersi permettere una giornata o un momento di libertà e felicità…e questa è ancora più preziosa quando puoi farlo nel giorno del tuo compleanno e pensi che non lo dimenticherai mai.
Che cosa mi è successo oggi: innanzitutto mi sono sentito molto vicino alla mia famiglia in un momento molto delicato ed io purtroppo non sono personalmente vicino a loro, ho cercato quindi di far sentire il mio calore e supporto.
Poi spontaneamente si è creato un dialogo molto divertente con una persona a me molto cara che era talmente presa da una presentazione importante in terra straniera che non era assolutamente conscia che mi stata facendo un granssimo regalo con le sue parole.
Poi ho pensato a me, alla mia casa, alle mie passioni e quasi per scherzo mi sono incuriosito a leggere tutti i vostri messaggi che non erano tanti ma infiniti…talmente infiniti che pur non volendo fare niente di speciale in questa giornata…mi sono sentito di rispettare e di onorare il vostro tempo che mi avete dedicato ed a questa tarda ora della giornata conscio di non riuscire a rispondere a tutti i vostri messaggi mi son detto: “Usiamo un po’ questa tecnologia” e lasciamo un pensiero di ringraziamento che chiunque quando ha tempo e modo può leggere e non ricercare.
Voglio che ognuno di voi riceva il mio più sentito ringraziamento per tutti i messaggi di auguri che mi avete inviato…elencando simpaticamente tutti i miei oramai famosi nick name con i quali condivido molto orgogliosamente le mie giornate.
C’è però qualcos’altro che vorrei scrivere…già che ci sono eh eh…è una piccola e spero non noiosa storia che ho letto pochissimo tempo fa in uno dei miei momenti di attesa tra un viaggio ed un altro, tratta da un libro che mi è stato regalato. E’ una storia semplice, all’inizio non gli ho dato molto peso…ma è un po’ di giorni che mi frulla in testa e ci sono troppi segnali che mi dicono di raccontarla e condividerla con voi, eccola:
“E’ la storia di una lezione di fisica dove l’insegnante annuncia agli alunni che quel giorno avrebbero imparato qualcosa di magico sul volume…e forse molto di più, se avessero aperto il proprio cuore. Gli alunni si avvicinarono alla cattedra e con gli occhi sgranati dalla curiosità osservarono che c’era una vasca vuota.
L’insegnante chiese se fosse piena o vuota. Vuota, le risposero tutti in coro. Bene , proseguì lei, ed esorto i bambini a riempirla con dei sassi di media grandezza, che teneva in un cassetto, fino all’orlo.
E adesso? Chiese la vasca è piena .. e tutti SI !! Sicuri. Lei sorrise ed aprì un altro cassetto mostrando dei sassolini più piccoli ed incomincio a versarli nel recipiente. E adesso ? Si è piena, esclamarono di nuovo, in coro, più convinti che mai. Siete proprio sicuri ? Insiste lei. Si si loro
Con uno splendido sorriso l’insegnante prese un sacchetto da dietro la cattedra, lo aprì e lo inclinò sopra la vasca, la sabbia cominciò a cadere con un sussurro delicato, colmando gli ultimi spazi. Ci fu un lungo silenzio. Adesso nella vasca non era rimasto neppure il più piccolo spazio e di questo tutti erano sicuri. Ma la domanda giunse: e’ piena ? La classe dopo una breve discussione rispose in coro. Si !!
L’insegnante non rispose rimase in silenzio e indusse tutti a dubitare di quello che vedevano … o credevano di vedere. Una vasca piena di sassi piccoli e grandi e di sabbia. Piena. Ma il silenzio fu presto interrotto da un nuovo gesto, la maestra prese un altro secchio e versò sui sassi la sostanza a cui dobbiamo la vita: l’acqua !.
I bambini non credevano ai loro occhi: la sabbia assorbì tutto il liquido trasparente, fino ad esserne completamente satura. Adesso la nostra vasca è piena, annunciò la maestra”
Morale (non sono mie parole ma voglio copiarle così come sono) “Dietro ciascuno di noi ci sono spazi vuoti di cui nemmeno sospettiamo l’esistenza. Ce li portiamo dentro, li sentiamo. Eppure, continuiamo a negarli, con la stessa convinzione con cui i bambini hanno affermato che la vasca era piena, quando non lo era affatto. Ingenuamente ci rifiutiamo di vedere la verità: siamo pieni di zone vuote, che tentiamo di colmare con materiali sbagliati con oggetti inadatti. Ma non si tratta di automobili, case, gioielli, vestiti o trofei. L’esperimento è servito a dimostrare che molte cose sono invisibili ai nostri occhi, ma non per questo non esistono”.
Che dire … questa storia mi ha colpito e mi è piaciuta. Concludo ringraziandovi nuovamente e augurandovi di riempire la vostra vita veramente usando l’ ACQUA DELLA VITA.
Ciao
Ricky
Fatti guidare dai professionisti della preparazione fisica sportiva con più di 25 anni di esperienza in Ultra Trail, Trail Running, Sky Running e Sport Outdoor.