
Ciao a tutti amici miei, come state ? spero tutto bene e che abbiate trascorso dei bei periodi di riposo e di felicità.
Io vi sto scrivendo dall’areoporto di Singapore, probabilmente i tempi in cui pubblicherò queste parole saranno diversi, ma quà c’è un’atmosfera veramente magica. Voglio subito descrivervi il momento poi vi parlo della mia avventura quà. Sono seduto in un ristorante italiano, “brek” The best italian regional cuisine, dove ho appena mangiato una pizza strampalata…alla modica cifra di 5€. Tavoli in legno pulitissimi, circondati da alberi e verde, tavoli grandi, vicino a me ci sono tre ragazzi,un freschino giusto, c’è musica dal vivo la cantante è bravissima…ed a fianco ho il panorama della piste di atterraggio…con il tramonto che sta avanzando…..eh si ragazzi…non ho mai avuto così poca voglia di partire e rientrare in Italia si sta benissimo…nell’aereoporto di Singapore.

Questi 22 giorni sono stati tutti vissuti con un’atmosfera veramente nuova, bella, frizzante, divertente…ho avuto l’impressione di essere catapultato nel futuro. I motivi sono tanti, primo fra tutti il vero scopo per cui sono venuto quà, che molti di voi sapranno, ho avuto la fortuna e l’onore di poter far parte del progetto di Technogym, dei primi Giochi Olimpici Giovanili mondiali; poi intorno a questo progetto sono nate e cresciute diverse situazioni bellissime che non mi erano mai capitate; la compagnia di una persona che mi ha sempre accompagnato , pur essendo divisi da molte ore e moltissimi km, mi è stata sempre vicino, mi ha fatto sorridere, sognare, e mi ha fatto scoprire come è bello volersi bene senza pregiudizi ed aspettative solo con la gioia e la curiosità di conoscersi. Poi c’è stato l’incrocio astrale con degli amici fantastici, la vita del villaggio Olimpico dove dalla mattina alle 7 alla sera alle 10 ho vissuto con ragazzi giovanissimi, ed i loro accompagnatori, che per noi grandi sono i tecnici ma per loro spesso sono i loro genitori adottivi e per concludere , ma come dicono in ENG “the last but not the leatest” un team di lavoro molto affiatato sempre pronto ad essere a disposizione ed a risolvere le situazioni critiche in maniera proattiva. Devo dire la verità sono proprio contento di questa esperienza ed ho imparato veramente tanto.
Come riassumere ? Direi con 5 parole chiave: Atmosfera, Umiltà, Squadra, Felicità, Sogno.
L’ATMOSFERA di Singapore e del villaggio Olimpico sono stati una sintesi di quello che sarà il futuro ed esserse catapultati per 22 giorni in questa realtà è una fortuna incredibile di poter capire e comprendere chiaramente dove stiamo andando e credetemi dobbiamo essere ottimisti.

L’UMILTA’ degli atleti e di tutti i tecnici ho avuto l’onore e l’orgoglio di vivere con queste persone che hanno negli occhi il sacrificio di ore / giorni / settimane / mesi / anni di lavoro per provare a realizzare qualcosa di importante ed unico. Non pretendono ma chiedono e ringrazionano ed ascoltano. Come non ricordare Fabio (un atleta italiano) che poche ora prima della sua finale della vita è venuto da me e con il sorriso mi ha chiesto gentilmente se poteva avere la nostra borsa per poterla regalare a sua sorella.
La SQUADRA Technogym, sono 10 anni che lavoro per questa azienda ed avere un team di lavoro del genere è stata una sensazione e soddisfazione bellissima ed unica e mi ha dato una grossa motivazione. Colleghi, Trainers, Volontari felici, pronti a condividere le soddisfazioni, risolvere le problematiche e raggiungere gli obiettivi comuni , al meglio, senza egoismi, senza orari, senza l’etichetta del ruolo e funzione sono un patrimonio da valorizzare sempre.
La FELICITA’ ed il sorriso di tutti, specialmente dei volontari più di 20.000 che hanno ogni giorno aiutato e cercato di risolvere e rispondere alle domande e richieste di tutti. Come non far notare il team delle pulizie che dopo aver capito che l’igene delle macchine, specialmente cardiovascolari doveva esser fatta diverse volte la giorno, si presentavano in palestra e con un silenzioso “SIR can we start to clean..?” mi chiedevano di poter lavorare…gli rispondevo “si grazie” e loro felici iniziavano.
Il SOGNO di ogni residente del villaggio olimpico arrivato a Singapore per poterlo realizzare, alcuni ce l’hanno fatta…il primo giorno non avevano nessuna speranza, ma contro ogni pronostico, sono diventati famosi ed hanno conquistato medaglie importanti, altri invece dopo anni di allenamenti hanno visto il proprio sogno svanire dopo appena 1 min e 30 secondi e non se ne sono neanche resi conto. Ognuno ha lasciato qualcosa (una scritta, un pensiero, un’esperienza) a Singapore ma tutti sono ritornati a casa con qualcosa in più che sicuramente lo aiuterà a crescere e vivere la sua vita. Vi lascio con un grazie a tutti ed una semplice frase di un ragazzo a cui è stato chiesto che cosa è stato per te partecipare ai primi YOUTH OLYMPIC GAMES e lui ha detto:
“It was very emotional. I will remember this for the rest of my life!”