Viaggio - TOTAL TRAINING
Cento
Ottobre 28, 2013
Intervista – Riccardo Marini – Triathlon Cesenatico
Agosto 13, 2014
Cento
Ottobre 28, 2013
Intervista – Riccardo Marini – Triathlon Cesenatico
Agosto 13, 2014

Viaggio

Nel dialetto marchigiano, il giorno del compleanno viene definito: “hai finito gli anni” , sono stato a volte preso in giro quando dicendolo hai miei amici spontaneamente, mi guardavano dicendo: “…ma come parli ?” Giusto !! Un marchigiano che dice: “Buon compleanno!! Hai finito gli anni” in Romagna è un po’ da eclettico e potrebbe essere interpretato, giustamente, anche negativamemte.

Stasera quindi da eclettico, nuovo termine che ha coniato la mia professoressa di università a tutto quello che sto facendo, che mi piace un sacco, provo a parlare di “finire gli anni” , visto tutto quello che mi è successo quest’anno. Il neurone serale poi ha collegato che oggi “ho finito gli anni” e il giorno si sposa benissimo con la parola “finisher”. Il gioco dei significati delle parole e dei pensieri fa scherzi eh eh…ma andiamo a vedere se sono belli o brutti.

Quest’anno la parola “finisher” è stata molto presente ed in questo momento, solo, a scrivere ne ho finite e visto finire parecchie; se guardo lassù tra le montagne l’arrivo e quell’etichetta “finisher” nella maglia, nel tempo, nel curriculum sportivo è stato un bel motore per arrivare…quando sei li in mezzo tra i dolori, tra la natura, tra i cancelli, tra il tempo che ti rincorre..pensi solo ad arrivare e la determinazione, la motivazione, la preparazione sono fondamentali. Arrivi !! ce la fai, Sei finisher !!! …ma…ora che succede ?? ..”il ritorno al futuro” si attiva…ehi bello scendi dalle montagne la vita è quaggiù. Si la vita è quì e non è un dovere ma una bellissima scelta. Allora perchè ci sei andato lassù tra le montagne , per tutti quei km, per tutte quelle ore ?? mi sono sentito fare questa domanda spessissimo ma in fondo è la domanda che camuffo su altri, che faccio a me stesso.

La risposta arriva, come un bel finisher in momenti come questo, dove nel bene o nel male fai un resoconto di come hai “finito questi anni” e mentre, confusa nella nebbia di tutto ciò che ci circonda, si nasconde, ora esce dalla mischia è si rileva nel viaggio e nel chi sei.

Più ci penso e più credo che tutto quello di bello e di brutto sia finito nella mia vita, è il viaggio che me l’ha resa così bella ed unica. E’ il viaggio della famiglia, delle persone a cui voglio bene , delle persone che ho lasciato e delle persone che mi hanno lasciato perchè il viaggio era diverso. Tutto non è perfetto e non lo è neanche il viaggio, così come lassù tra le montagne tu vuoi e devi essere te stesso, ma vuoi che sia tutto perfetto perchè vuoi arrivare, se ci pensate bene è un paradosso quello che sto dicendo…non prendetemi per matto, eclettico si.

Vuoi addirittura arrivare prima degli altri e di tutti…anzi più il viaggio è corto e più pensi di essere perfetto, invece il viaggio lassù tra le montagne è bello anzi bellissimo….io più ci sto e più mi sento a mio agio, ma allora cosa è tutta questa fretta di arrivare ? Altra domanda. Per me si deve arrivare perchè ripensando al viaggio ti rendi subito conto, appena passato il traguardo, cambiato direzione, cambiato montagna, cambiato tutto !!! quanto sia stato di insegnamento tutto quello che hai trovato e vissuto.

Non lo saprai mai prima ed è giusto che sia così, ma in quel momento subito dopo “aver finito” la natura vuole la sua parte e ti indica la via dove la tua vita da viaggiatore deve proseguire per arrivare ancora, perchè non è mai finita….ma il valore di esserti emozionato, sorriso, versato lacrime sarà l’occhio attento e pronto a fermarti ogni tanto e dirti goditi questo momento poichè quando “finirai” non potrai tornare indietro.

Scusatemi se stasere scrivo un po’ di più rispetto al solito, ma credo che ne valga la pena, sono le parole colte per caso tra mille, sono parole che mi hanno colpito, non sono mie, ma l’occhio le ha viste e mi sono fermato e spero faccia lo stesso effetto anche a voi:

“La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati, la nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura. E’ la nostra luce, non la nostra oscurità che più ci spaventa. Agire da piccolo uomo non aiuta l’uomo, non c’è nulla di illuminante nel rinchiudersi in se stessi così che le persone intorno a noi si sentiranno insicure, noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c’è dentro di noi, non è solo in alcuni di noi è in tutti noi, se noi lasciamo la nostra luce splendere inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso, appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera
gli altri”

Volevo solo dirvi GRAZIE !!!

Apri la Chat!
Contatto Rapido? Scrivici!
TOTAL TRAINING TEAM
Ciao 👋
Possiamo aiutarti?

Prenota la tua
Consulenza Gratuita

Fatti guidare dai professionisti della preparazione fisica sportiva con più di 25 anni di esperienza in Ultra Trail, Trail Running, Sky Running e Sport Outdoor.